Capisci che è l’ORA quando vedi la tua collega con le labbra strette e gli occhi che sghignazzano dicendoti “ Sarvatee !! ”

Arrivano in gruppetti, con passo cadenzato e ticchettante e si vanno a sedere sulle panche ( scomode) che si trovano tutte intorno alla sala danza, prima ancora che entrino le figlie in tutù, prima ancora che entri l’insegnante: sono le mamme delle allieve di danza.

Non tutte certo, la maggior parte se ne va, ma c’è il gruppetto delle “ irriducibili ” che per niente al mondo mancherebbe ad una sola lezione. Parlano tra di loro fitto fitto, pronunciando con disinvoltura i “ jetè ” i “ gran pliè  ” gli “ arabesque ” come se fossero le MASSIME ESPERTE del complicato mondo della Danza. 

“ Certo la mia ha proprio le gambe a sciabola ” decreta tutta orgogliosa una; l’altra, con un sorriso falso annuisce ma dentro di sè pensa: -“ però non ha l’en dehors che ha la mia ! ”.

Fissano con occhi severamente critici tutti i movimenti delle allieve facendo gli “ occhiacci ” quando ritengono che non siano perfetti e parlano, parlano…

L’insegnante a volte, disperata chiede “ Silenzio ! ” il mormorio cessa, ma solo per qualche istante. Si affaccia il titolare della palestra che, tentando di buttarla sullo scherzo dice: ” ma non ce l’avete una casa ? Non dovete andare a preparare il sugo ? “

” Ridacchiano, ma non si spostano manco con le cannonate.

Poi incomincia la processione rivolgendosi alla segretaria: “ Ilaria mi dai gli spicci per la macchinetta delle bibite ? ” e un’altra – “ Ma fa caldo ! Ila’ ma non accendi l’aria condizionata ? ”

Con sorrisi mesti le accontenti distogliendoti dal lavoro (importante!!) che stai facendo. E un’altra ancora ti interpella: “ Ma è calda l’acqua delle docce ? L’altra volta era appena tiepida, capirai, la mia se non è bella calda…Mi raccomando eh ” Una sopraggiunge con passo marziale:  “ Ma con l’aria condizionata le bambine si raffreddano ” e tu, rassegnata, la spegni.

Mugugni tra te e te: “ pensassero a pagare piuttosto che è quasi l’ora del saggio e ancora devono versare la quota ! ”

Alzi lo sguardo e raggeli: eccotela tie’, arriva lei, la nonna, la piu’ criticona, la piu’ pettegola, l’onnipresente. Pensi di non farcela stavolta. Ti alita addosso il suo fiato pesante chiedendoti con voce frignante ma combattiva: “ Eh Ila’, fra un po’ c’è il saggio, non e’ che l’insegnante me la mette dietro mia nipote? Che devo parlare con il titolare? Mia nipote..e bla bla, e bla bla..e bla bla..”

Cerchi di rabbonirla ma il sudore ti corre lungo la schiena mentre trattieni l’impulso di strangolarla.

Sciamano come farfalle leggere le bambine. L’ora e’ finita finalmente. Ti accasci con un sospiro sulla sedia: anche stavolta è andata!

Uno spaccato di vita quotidiana che da secoli non trova un vincitore. Una guerra infinita che continua e che nessuno probabilmente vincerà mai.

In un angolo TU titolare con il tuo staff, all’altro angolo i genitori.

Anarchia totale senza regole, senza filtro, follia pura…

Tutti contro tutti, esigenze diverse a volte difficili da gestire. Nella tua visione li vorresti uccidere ! Ma la paura che tu possa perdere anche solo un singolo allievo ti blocca.

Perché si comportano così ? 

Domanda da un Milione di dollari. Prossimamente proverò a raccontare cosa prova e cosa pensa l’altro angolo.

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